Neuromagia

Un giovane mago in crisi d’identità si rivolge a uno psicologo. Esperto in illusioni con monete e banconote, si è da tempo reso conto di far sempre più fatica a sedurre il proprio pubblico senza rischiare di essere percepito come un truffatore da bassifondi. Ma, soprattutto, è infastidito dal gran numero di concorrenti in circolazione. E non si riferisce ai soli colleghi maghi. Lo psicoanalista non solo accoglie e ascolta, ma lo accompagna e lo segue nelle sue esibizioni sul palco. L’intento condiviso è quello di aiutarlo sia a identificare con precisione dove si nasconda la sua difficoltà nella gestione degli strumenti di persuasione e manipolazione del pubblico sia, e soprattutto, a far luce su quelli che sono i meccanismi della neuromagia applicata al denaro e alle sua dinamiche (il)logiche. Lo psicoanalista come un detective in cerca di nuovi indizi, raccoglie le conoscenze e le abilità del mago per ricavare idee da mettere alla prova nella comprensione del comportamento umano. È da questa relazione tra uno psicologo-detective e un mago-illusionista che nasce un intento comune: indagare e comprendere a fondo quali dinamiche si celano dietro agli inganni e ai trabocchetti in cui continuamente cadiamo, tra illusioni visive, distrazioni dell’attenzione, percezioni manipolate e subliminali, comunicazione persuasiva, fallacie mnemoniche. E attrazione atavica per questo sublime oggetto chiamato “denaro”.