2007 – Arlecchino Don Giovanni
Regia: Michele Modesto Casarin, Roberto Cuppone
prima ricostruzione del canovaccio Le Festin de Pierre di “Dominique” Biancolelli
Drammaturgia: Michele Modesto Casarin, Roberto Cuppone
Assistente alla regia: Marilena Crosato
Musiche originali: Michele Moi
Costumi: Antonia Munaretti
Scene: Popi Ranchetti, Edoardo Sanchi
Realizzazione scene e costumi: Chiara Benedetti, Marianna Fernetich, Lorenzo Giacomello, Marco Grison, Irene Guerra, Anna Lazzarini, Giulia Mio, Federica Rigon, Stefania Tosi
Maschere: Stefano Perocco di Meduna
Duelli: Alberto Bellandi
Produzione: Compagnia Pantakin
In collaborazione con: Accademia di Belle Arti di Venezia, Università Ca’ Foscari di Venezia, Assessorato alla Produzione Culturale – Comune di Venezia, Produttori Professionali Teatrali Veneti, Regione del Veneto, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Credits foto: Paolo Tozzi
Con Michele Modesto Casarin, Manuela Massimi, Federico Scridel, Matteo Fresch, Stefano Rota
Arlecchino si trova alle dipendenze del Re Sole che, insonne, gli chiede di raccontare una storia. Il servitore prende a narrare le sue passate (dis) avventure. La più travolgente ed emozionante, ricca di suspence e colpi di scena è quella vissuta al fianco di Don Giovanni. Quest’ultimo giovane, di famiglia nobile, si diletta nel sedurre indistintamente nobildonne e popolane salvo poi abbandonarle una volta conquistate. Tra le vittime, Donna Evira, abbandonata sull’altare, dalle cui ire Don Giovanni è costretto a sottrarsi, sfuggendole di città in città, assecondato dal fedele servo. Nonostante ciò egli non rinuncia alla propria natura e continua a sedurre uno stuolo di donne per le quali non teme di mettere a rischio nemmeno la propria vita. Inseguimenti, duelli, travestimenti, accompagnano il suo itinerare Don Giovanni affronta il suo destino sfidando sorte, morale e religione. Nemmeno davanti alla morte egli rinuncerà a pentirsi delle proprie malefatte:davanti al fantasma di Don Pedro, padre di una delle sue conquiste involontariamente ucciso, sorride beffardo….affrontandolo frontalmente. Sempre al suo fianco, il fedele Arlecchino, comunque lo fiancheggia in ogni situazione, mette al suo servizio astuzia, abilità improvvisazione, saggezza popolare…e nel momento opportuno non si asterrà dall’essere la voce della sua coscienza.