2002 – Ombra di Luna
Regia: Marcello Chiarenza
Assistenza Registica: Michele Modesto Casarin
Musiche originali: Carlo Cialdo Capelli
Movimenti scenici: Giorgio Rossi
Scenografie: Pietro Chiarenza, Riccardo Sivelli, Matteo Torcinovic
Costumi: Caterina Volpato
Produzione: Compagnia Pantakin, La Biennale di Venezia, Comune di Venezia, Arcipelago Circo Teatro, Festa internazionale del Circo Contemporaneo, Fondazione Regionale per lo Spettacolo del Friuli Venezia Giulia, Giunta Regionale del Veneto, Comune di San Vito al Tagliamento, Scuola di Teatro di Bologna
Direzione Artistica: Alessandro Serena
Cast: Monica Bellei (tessuti), Elisa Canessa (tessuti), Michele Modesto Casarin (attore), Marilia Cunha (tessuti), Marta Dalla Via (attrice), Olivia Ferraris (verticali), Jean Daniel Fricker (contorsionismo, giocoleria), Francesco Manenti (tessuti), Matteo Marchetta (cantante), Manuela Massimi (attrice), Vadim Petchinski (dislocazione corporea), Milo Scotton (scala libera, giocoleria), Martin Whissell (corda volante), Carlo Cialdo Capelli (pianoforte), Andrea Ferlini (violino), Cristiano Pastrello (percussioni)
Attori, artisti di strada, circensi, cantanti musicisti raccontano la storia di Gilgamesh lungo un percorso visionario seguendo il filo di una drammaturgia completa ma a maglie larghe, non ancora testo o trama ma una sequenza di suggestioni forti che catturano immagini. Mangiafuochi, funamboli, dislocatori, giocolieri, uomini volanti, contorsionisti, affabulatori e clown provenienti da cinque paesi diversi accettano la sfida di lavorare insieme portando ognuno la propria cultura ma anche la sapienza del proprio mestiere e un linguaggio espressivo particolare. Diversi quindi ma uniti per un unico obiettivo: evocare la magia del viaggio e l’avventura di ogni viaggiatore alla continua ricerca di qualcosa davanti a se’. Ombra di luna non dice il proprio passato, lo contiene come le linee di una mano, scritto nella danza d’amore tra un contorsionista e una ballerina; portato negli spazi di un castello abitato da animali inventati e lune che volano; disegnato nei fuochi che si accendono nelle acrobazie di giocolieri appesi al cielo a ricordarci che le cose sono vive, perché le immagini della memoria, una volta fissate con le parole, si cancellano ma quando le crei con le immagini esse diventano indelebili. Entrare in Ombra di luna sarà come attraversare una grande porta costruita con rami di nocciolo e leggera come cenere di sandalo oltre la quale ognuno di noi potrà giocare a riconoscere figure, come si fa con le nuvole in cui si scorgono velieri, stelle sul fondo del mare, animali giganti… figure che hanno il potere degli emblemi, che una volta visti non si possono dimenticare ne’ confondere. Allo spettacolo partecipano artisti provenienti dalle scuole di circo russe, francesi e canadesi. Le musiche, scritte appositamente per lo spettacolo da Carlo Capelli, sono eseguite dal vivo.